mercoledì 18 novembre 2009

Amelie non è sparita. Amelie è solo andata via per un po'. Si è rifugiata in cima al più alto dei monti lunari. In una piccola casetta di perline colorate. Qui vi abita il mago. Il mago Mizu. Amelie ci si rifugia quando si sente triste, quando si sente stanca, ma soprattutto quando si sente distratta. Lì trova concentrazione, tranquillità e serenità. Lì può rigenerarsi ascoltando il silenzio. Lì può trovare nuova energia guardando il paese della favolosa luna dall'alto. Lì può ricaricarsi respirando l'aria pura del buio. Lì può inventare nuove storie da raccontare ai bambini del paese.
Mizu non parla molto ma insegna e comunica attraverso gli sguardi ed i gesti.
Mizu passa il tempo ad osservare il paese della favolosa luna, in silenzio.
Mizu, nella casa di perline inventa delle bevande guaritrici. Elabora sieri potentissimi. Crea bevande magiche. Lo fa aprendo le sue perline e versandoci il loro contenuto dentro un grande vaso di vetro blu. In molti salgono in cima al monte per ricevere le sue pozioni benefiche. I bambini soprattutto adorano fare visita al vecchio Mizu perchè ciò che poi bevono sa di cannella, o di liquirizia, o di menta e cioccolato. Per non parlare dei colori. Tutti gli intrugli hanno un colore divertente, alcuni turchese, altri fuxia, certi verde pistacchio.
Mizu ha un debole per Amelie e solamente a lei le fa fare dei viaggi sulla sua bolla rosa. E' una sfera della consistenza di quelle chewingum al sapore di fragola con cui si fanno grandi bolle. Mizu ne ha creata una indistruttibile e che non perde mai il suo profumo di fragola. E poi quando si viaggia con la grande bolla si ha l'occasione per vedere il paese della favolosa luna tutto rosa. E'un viaggio surreale, ma bello. E' strano ma emozionante. Amelie ne è sempre commossa e dopo quel viaggio capisce sempre che il soggiorno da Mizu è terminato. Che è pronta per scendere, anzi per fare grandi salti in lungo verso la sua amata terra. Muore dalla voglia di andare dal vecchio uomo di vetro che conduce la barca, di dialogare con la donna degli origami, di vedere i bambini e stare con loro il tempo sufficiente perchè le loro piccole testoline siano stracolme di nuovi personaggi fantastici e storie con cui costruire innumerevoli castelli di polvere di stelle.

Nessun commento:

Posta un commento