martedì 15 dicembre 2009

Amelie ha scoperto un luogo nuovo. Al di là del fiume c'è un bosco. Fitto di alberi dai rami lunghi e attorcigliati. La luce della luna li rende vivi e spettacolari. Piccole fatine luccicanti danzano tra i tronchi e si divertono a cantare bellissime ninnananne. Amelie sale in cima al più alto degli alberi, lo osserva, lo analizza, lo studia. Ne annusa ogni più piccolo particolare. Sa di cioccolato e arancia. Sono bellissime le sensazioni che le lascia addosso. Come un serpente Amelie segue le linee dell'albero e dolcemente e senza nessuna fatica raggiunge il più alto dei rami. Si sente serena e coccolata da una sensazione dolce. Lacrime sgorgano dai suoi occhi di ghiaccio. Lacrime di felicità. Non pensava che si potesse essere più felici di quanto già non lo fosse prima. Il paese della favolosa luna è più bello di sempre. E' più lucente del solito. E' più magico di Mizu, è più leggero di una bolla di sapone. E' più profondo del centro della luna.

lunedì 7 dicembre 2009

E' una notte fredda. Amelie sta a casa del nonno. Lui, prima di andare a dormire le ha preparato una cioccolata calda che sa un po' di menta. Lei si è messa accanto alla finestra, coperta da un grande manto blu che le tiene caldo. Accoccolata, sorseggia da una grande tazza di legno e guarda, rilassata la sua luna.
Amelie sta bene. E' felice. Osserva la sua vita e il suo mondo ed esplode dalla gioia. Non sa quantificare il suo senso di pienezza e di soddisfazione.
Ad un tratto un pensiero. Amelie ha bisogno delle persone. Ma anche della sua favolosa luna. L'uno non esclude l'altro. Chi vorrà venire a vivere con lei in questo mondo sarà accolto a braccia aperte. Chi preferirà non farne parte sarà per scelta. Chi vorrà portare Amelie fuori dalla paese sarà perchè non ha proprio capito nulla di lei.
Amelie nel paese della favolosa luna c'è nata. Niente e nessuno potrà portarla mai via da lì.

giovedì 19 novembre 2009

Nel buio non si vede nulla. La luce rende tutto molto più chiaro ed evidente. Ma il paese della favolosa luna è buio. E solo la luce della luna illumina i grandi spazi. Per questo chi abita laggiù sa vedere oltre il buio. Sa vedere oltre ciò che è evidente e palese. Sono attenti gli abitanti di questa terra, sono silenziosi, e grandi osservatori.
Amelie stanotte è in compagnia di una piccola lucciola che sta nel palmo della sua mano. E' capitata per caso in una radura piena di lucciole che giocavano a nascondino. Una di loro si è posata sulla sua mano e l'ha accompagnata nella sua passeggiata per i sentieri del paese.
Amelie è molto tempo che cammina da sola. E ogni tanto qualcuno decide di farle compagnia. Amelie si è abituata a questa solitudine. Spesso ne è affascinata ed eccitata. A volte ne è delusa e si sente sola. Ma poi guarda la sua luna e nulla ha più importanza...lei c'è ed è questo quello che conta.

mercoledì 18 novembre 2009

Amelie non è sparita. Amelie è solo andata via per un po'. Si è rifugiata in cima al più alto dei monti lunari. In una piccola casetta di perline colorate. Qui vi abita il mago. Il mago Mizu. Amelie ci si rifugia quando si sente triste, quando si sente stanca, ma soprattutto quando si sente distratta. Lì trova concentrazione, tranquillità e serenità. Lì può rigenerarsi ascoltando il silenzio. Lì può trovare nuova energia guardando il paese della favolosa luna dall'alto. Lì può ricaricarsi respirando l'aria pura del buio. Lì può inventare nuove storie da raccontare ai bambini del paese.
Mizu non parla molto ma insegna e comunica attraverso gli sguardi ed i gesti.
Mizu passa il tempo ad osservare il paese della favolosa luna, in silenzio.
Mizu, nella casa di perline inventa delle bevande guaritrici. Elabora sieri potentissimi. Crea bevande magiche. Lo fa aprendo le sue perline e versandoci il loro contenuto dentro un grande vaso di vetro blu. In molti salgono in cima al monte per ricevere le sue pozioni benefiche. I bambini soprattutto adorano fare visita al vecchio Mizu perchè ciò che poi bevono sa di cannella, o di liquirizia, o di menta e cioccolato. Per non parlare dei colori. Tutti gli intrugli hanno un colore divertente, alcuni turchese, altri fuxia, certi verde pistacchio.
Mizu ha un debole per Amelie e solamente a lei le fa fare dei viaggi sulla sua bolla rosa. E' una sfera della consistenza di quelle chewingum al sapore di fragola con cui si fanno grandi bolle. Mizu ne ha creata una indistruttibile e che non perde mai il suo profumo di fragola. E poi quando si viaggia con la grande bolla si ha l'occasione per vedere il paese della favolosa luna tutto rosa. E'un viaggio surreale, ma bello. E' strano ma emozionante. Amelie ne è sempre commossa e dopo quel viaggio capisce sempre che il soggiorno da Mizu è terminato. Che è pronta per scendere, anzi per fare grandi salti in lungo verso la sua amata terra. Muore dalla voglia di andare dal vecchio uomo di vetro che conduce la barca, di dialogare con la donna degli origami, di vedere i bambini e stare con loro il tempo sufficiente perchè le loro piccole testoline siano stracolme di nuovi personaggi fantastici e storie con cui costruire innumerevoli castelli di polvere di stelle.

lunedì 9 novembre 2009

Quando i bambini si sono finalmente addormentati e i loro letti cominciano a volare sopra il fiume dei sogni, al paese della favolosa luna comincia a piovere. Pioggia per la rinascita. Pioggia per la sete della terra. Pioggia. Vita. I bambini sotto le coperte e fuori la pioggia. Quando i bambini si svegliano e guardano fuori dalla finestra la luna è grande e limpida. Alcune goccioline sono rimase sulle foglie. Ma la pioggia ha cessato quando i loro occhi si sono aperti.

domenica 8 novembre 2009

Gli abitanti del paese della favolosa luna sono tantissimi. La loro terra è vastissima e ciò permette loro di vivere piuttosto lontani tra loro. Ogni abitante ha bisogno di molta solitudine. Per pensare, meditare, concentrarsi su stesso. Godere di ogni singolo istante. Vivere e lavorare lentamente. E stare bene con gli altri. Già perchè spesso la numerosa popolazione del paese della favolosa luna si ritrova in un enorme prato e festeggia. Festeggia la vita. Festeggia l'amore. La natura. Festeggia la luna che è nuovamente diventata piena. La rinascita. Di nuove notti, di nuove idee, di nuovi progetti, di nuovi figli. Sono grandi feste, piene di musica, di bolle di sapone, di colori, di stelle filanti. Niente sfarzo. Ne opulenza. Solo allegria e sorrisi. Voglia di condividere e di stare insieme.
E' anche un bisogno. Per il resto del tempo, infatti, gli abitanti della favolosa luna preferiscono il silenzio. E farsi cullare solo dal rumore del bosco, delle lucciole, e dell'acqua. Il suono della luna.

venerdì 6 novembre 2009

Amelie ama fare i castelli di polvere di stelle e adora, dopo averli costruiti, stare con il naso all'insù a vederli prendere il volo verso mete affascinanti e sconosciute!
A volte, però, così, senza un motivo preciso, Amelie costruisce i castelli e poi li distrugge. Non le piace quello che crea e lo disfa. E nessun castello si alza da terra. Oppure capita che Amelie stia immersa e sdraiata nelle polvere e la fissi, a lungo. Senza costruire nessun castello. Senza che nemmeno un granello di polvere spicchi il volo.

mercoledì 4 novembre 2009

http://www.youtube.com/watch?v=8sGiIaTHxj8&feature=related

tu vuoi essere,
non sembrare di essere.
essere in ogni istante cosciente di te, e vigile.
E nello stesso tempo ti rendi conto dell'abisso che separa ciò che sei per gli altri da ciò che sei per te stessa

martedì 3 novembre 2009

Amelie crede che le cose non capitino per caso. Ad Amelie piacciono le coincidenze. Le strade che si incrociano. Ad Amelie piace sognare, viaggiare con la mente. Le piace costriure castelli con la polvere di stelle e farli volare in aria. Le piace pensare che le cose andranno come sogna e che possano prendere la direzione dei suoi castelli.
Ad Amelie ovviamente piacciono un sacco di altre cose. Bere il the allo zucchero filato con una fetta di torta alle mandorle. Tagliare a scaglie il cocco, farne dei sacchi enormi e poi giocare con i bambini del paese facendoglieli piovere addosso come milioni di coriandoli. E poi le piace inventare storie. Spesso, prima che i bambini vadano a dormire, si ritrovano tutti in una radura accanto ad una cascata. Lì c'è Amelie che li aspetta davanti ad un confortevole fuocherello. Lei si siede a gambe incrociate per terra e i bambini si stringono ansiosi, attorno a lei. Muoiono dalla voglia di sentire una nuova e avvincente storia. Chissà se questa notte i protagonisti saranno dei millepiedi, o dei cavalieri alati. Se verranno dal Sole o da Saturno!I bimbi sono sempre estasiati dai fantastici racconti e alcuni si addormentano tanto sono sereni. Così Amelie, finita la storia, li carica su una calda slitta trainata da Hachi e Salomè, i suoi due cagnoloni, e li riporta ognuno nella propria casa.

lunedì 2 novembre 2009

Questa notte Amelie ha un nuova energia. La luna si è staccata definivamente dalla plastica blu ed è libera...piena.
Amelie ha incontrato un passerotto viaggiatore. Si è posato sopra l'amaca dove si era addormentata la scorsa luna ed ha punzecchiato tra i suoi capelli come se bussasse.
Amelie si è svegliata e ha sorriso. Si è commosa alla vista di quel bellissimo mucchio di piume. Piume morbidissime. Verdi con sfumature blu e azzurre. Amelie si è voltata e lo ha guardato fisso. Lui la guardava con curiosità e con dolcezza. Hanno iniziato a parlare con una complicità tale che non si sono accorti dello scorrere del tempo. Hanno parlato degli innumerevoli viaggi del passerotto. Luoghi bellissimi e sconosciuti. Luoghi affascinanti e profumati. Lei ha parlato del suo paese, della sua luna e di quanto sia bello laggiù.
Com'è bello stare lì con lui. Sentire il suo calore, il suo profumo, ascoltare le sue parole. Avrebbe voglia che non ripartisse più. O almeno che si fermasse, per un po' di tempo.
Per ora si sono dati appuntamento sulla panchina , proprio quella più vicina alla luna. E questo la rende allegra.
Dopo la lunga conversazione , quando il passerotto ha deciso di farsi un giro da solo nel paese, Amelie si è alzata. E' corsa alla sua capanna fatta di polvere di stelle. Ha indossato un vestito blu elettrico, che filette bene la luce della luna. E' bellissima. Ha iniziato a correre. In lungo e in largo. I boschi e le ampie pianure lunari. Correre con braccia aperte. A più non posso. A bocca aperta per respirare a pieni polmoni quell'aria pulita e pura.
Amelie si ferma, si lascia cadere a terra con il fiatone. E si stende come una stella nel cielo. Il suo sguardo è sereno.
Uno sfarfallio improvviso. Il passerotto è sfracciato sopra il suo naso e prosegue il suo giro.
Amelie nel paese della favolosa luna c'è nata. Nessuno la porterà mai via da quel posto perchè è lì che lei vuole stare.

domenica 1 novembre 2009

E' una notte calda e silenziosa. Amelie passeggia tra i sentieri del paese fino ad arrivare ad un piccolo specchio d'acqua che riflette la luna, piena questa notte. Si siede sulla riva e respira il profumo della luna. Ha voglia di novità Amelie, questo caldo la sta soffocando. Va tutto bene lì al paese. Certo, a volte si perde tra i sentieri che spesso sembrano tutti uguali. Ma riesce sempre a trovare la strada di casa. Eppure sente che ha voglia di qualcosa di nuovo e percepisce il suo arrivo. Sente dei passi e una presenza, calda, che si apposta di fianco a lei. Amelie si volta e quello che vede sembra il figlio della luna. Capelli biondissimi e pelle chiara. Occhi di ghiaccio. Wong dice di non essere un abitante del paese della favolosa luna. Dice di venire da più lontano. Da un pianeta senza acqua. Ecco perchè da quando è qui sta sempre nei pressi di questo piccolo laghetto, ne è affascinato. Amelie e Wong si guardano a lungo negli occhi. Senza parlare si abbracciano. Poi si baciano. Poi fanno l'amore. Poche parole tra i due. Molti sguardi. Molti sorrisi. Molta pelle.
Quando si rialzano Wong guarda Amelie.
- Vieni via con me. Nel mio pianeta. Staremo benissimo e io ti amerò ora e sempre.
Amelie lo guarda stranita. Come può uno straniero chiedermi di lasciare il paese dei miei sogni. Pensa. Come può pretendere che io perda la mia terra dove io amo stare e dove c'è tutto ciò che io desidero.
-Lì, nel tuo pianeta, c'è la luna?
No, lì non c'è ne luna ne sole. Solo luci artificiali. Spesso facciamo dei fuochi d'artificio da mozzare il fiato.
- Questo è il luogo in cui io voglio stare e niente e nessuno potrà portarmi via di qua. Nemmeno dei fuochi d'artificio che per quanto belli durano un attimo e poi svaniscono, nel buio. Io senza luna non so stare. Senza acqua non so stare.
Wong si allontana e sale sulla barchetta di legno del vecchio uomo di vetro. Torna a casa.
Ogni tanto tornerà. Amelie cederà alle sue lusinghe ma sa che dal paese della favolosa luna non se ne andrà mai.
Nel paese della favolosa luna il giorno non c'è. o meglio c'è, ma dura un minuto e poi torna notte. In quel minuto tutti gli animali del bosco e i buffi abitanti del paese avanzano di un passo e guardano il sole che illumina le loro terre. E' uno spettacolo straordinario perchè con la luce è tutto molto più chiaro, è tutto molto più comprensibile. Ma poi torna la loro amata luna e si accorgono che anche solo per quel minuto è mancata loro in una misura immensa e così stanno a fissarla, per assicurarsi che è lì, che è tornata.
Tutti in quel minuto di sole crescono. Ma non di un giorno...di un minuto. La loro vita è scandita dai minuti e non dai giorni. Non c'è giorno nel paese della favolosa luna. Se non per quel minuto. Per il resto del tempo è notte. E le notti, lo si sa, sono lunghe. Quando il sole sarà sorto 60 volte sarà passata un'ora. E tutti saranno più grandi di un'ora. Gli abitanti del paese della favolosa luna, perciò, crescono molto lentamente e vivono molto, molto a lungo. Pensate quante ore avrà il vecchio che vi ha traghettati fin qui! E soprattutto quando vivrà ancora! Nessuno a voglia di crescere in questo paese. Tutti hanno voglia di vivere il più a lungo possibile perchè i giorni sono meravigliosi. Ma le notti sono uno spettacolo inenarrabile.

sabato 31 ottobre 2009

Un giorno all'improvviso
la luna si stancò
di guardare il mondo di lassù;
prese una cometa,
il volto si velò
e fino in fondo al cielo camminò.
E sorpresa fù
che la bianca distesa
non fosse neve.
Eran solo sassi
e i piedi si ferì,
piangendo di nascosto lei fuggì.
Affrontare il mondo a piedi nudi
non si può
e dall'alto a spiarlo lei restò.
E sorpresa non è più
che la bianca distesa
non sia neve.

ANGELO BRANDUARDI
La luna è quasi piena stasera. E'quasi una bolla di sapone. Ma è ancora attaccata al cerchio di plastica blu.
C'è un bosco appena si scende dalla barca. Si presenta fitto. E blu. Avventurandosi all'interno si sente una leggera brezza. Quella della notte. E della luna. Poi un rumore. Sottile. Di carta e forbici. E' una donna. Seduta su un piccolo sgabello lucente. Illumina la radura. Attorno a lei origami, tantissimi pezzi di carta ritagliati con le forme più disparate. Animali. Nuvole. Stelle. Lune.
Amelie si ferma e la guarda curiosa ma con un pizzico di timore. La donna, senza nemmeno guardarla sa della sua presenza.
- Vedi Amelie, io faccio questo, tutte le notti perchè è quello che amo più fare.
- E' bellissimo. Ti ammiro per questo. Ma tu non alzi mai la testa da quella carta e quelle forbici. Non ti viene voglia di alzarti e vedere cosa c'è oltre questa radura?
- Ma io lo so che c'è. Prima ho viaggiato in lungo e in largo il paese della favolosa luna e poi ho capito che questa radura era il luogo che mi regalava più energia. E che la carta, con il suo profumo e la sua purezza era la mia vita.
- E io che dovrei fare?
- Quello che ho fatto io. Semplice.
- Io so bene quello che voglio fare ma non voglio fermarmi.
- Perchè sei ancora una giovane donna e devi ancora fare milioni di cose e incontrare molte persone.
- Ecco, proprio questo. Io amo le persone. Ne sono incuriosita. Ma soprattutto ne ho bisogno. Devo stare in mezzo alla gente. Ma più vado avanti più ho paura. Spesso le persone sono egoiste e crudeli. Meglio stare da soli a volte. E' che temo che tutto ciò mi inaridisca ed invece io ho molto da dare. Ma più di una volta spreco energie per persone inutili.
- Annusa la carta, Amelie. Senti il rumore delle forbici mentre creano questa piccola tartaruga. Assapora il profumo e la brezza della notte. Fatti sorprendere dal chiarore di questa luna che ogni notte cambia ed ogni notte è più bella. Affonda le tue dita in questa terra per sentirne il calore e la vita. Che c'è di pù bello?
- Questa luna, maledetta luna!!!!!!!! Sono stufa ogni giorno cambia, non è mai uguale, mostra sempre un lato diverso di sè. Eppure sta sempre lì, mi guarda e non si stufa mai. Che se ne andasse una volta per tutte invece di cambiare in continuazione.
- Anche tu Amelie cambi ogni giorno, impari sempre cose nuove, conosci persone nuove, vedi luoghi nuovi. Evolvi e cresci ogni giorno. E non sei forse sempre più bella come la nostra luna?
C'è un'amaca accanto allo sgabello. Amelie stanotte si addormenta lì. Sfinita perchè arrabbiata. Ferocemente. Con tutto ciò che la fa distrarre dal suo viaggio e che la tratta come lei non si merita, ma sopratutto con chi la fa arrivare al punto di prendersela con la sua amata, bellissima e lucente luna.
Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!